domenica 30 maggio 2010

Se acababaron las lagrimas



Quando senti il gelo nello sguardo
quando qualcuno ha rotto il tuo sorriso di cristallo
il tuo bel viso di porcellana si ricorda della sua mano
mano di metallo

è il momento di iniziare a andare
hai esaurito tutte le lacrime
è il momento di iniziare a andare
infrangi la tua gabbia

4 primavere in silenzio
le rose secche non sanno profumare
senti le spine che si piantano bucando fino a dentro
dove fa più male

è il momento di iniziare a andare
hai esaurito tutte le lacrime
è il momento di iniziare a andare
infrangi la tua gabbia
ora
Scappa che la vita sta per terminare che i sogni si stanno per logorare
i minuti stanno per andare
salta che la fiamma ti sta per bruciare i momenti stanno per passare
e la tua anima si sta per spezzare
ah...l'anima...

Quando senti che non ti manca mai
e la pioggia cade castigando la città
che le gocce non penetrano la tua anima
ci sono barche nei tuoi occhi
i cui remi non potranno portarti in salvo

non serve più a niente piangere
hai esaurito tutte le lacrime
senti che non si può più tornare indietro
infrangi la tua gabbia
ora

Scappa che la vita sta per terminare che i sogni si stanno per logorare

i minuti stanno per andare
salta che la fiamma ti sta per bruciare i momenti stanno per passare

e la tua anima sta per morire
ah...l'anima...

e senti la chiamata della libertà
rompi le catene che ti fanno piangere
scappatene, armati e non pensarci più
salta, ridi, balla
e senti la chiamata della libertà

rompi le catene che ti fanno piangere
scappatene, armati e non pensarci più
salta, ridi, balla

Scappa che la vita sta per terminare che i sogni si stanno per logorare

i minuti stanno per andare
salta che la fiamma ti sta per bruciare i momenti stanno per passare

e la tua anima si sta per spezzare


Scappa che la vita sta per terminare che i sogni si stanno per logorare

i minuti stanno per andare
salta che la fiamma ti sta per bruciare i momenti stanno per passare

e la tua anima si sta per spezzare


- Huecco - Se acabaron las lagrimas traduzione by Laura



DEDICATO A TUTTE LE DONNE CHE SONO VITTIME DI VIOLENZA FISICA, PSICOLOGICA, EMOTIVA.

A tutte coloro che non hanno la forza di staccarsi dai loro carnefici per un motivo o per l'altro, a tutte coloro che nei piccoli e nei grandi gesti subiscono l'arroganza, l'ignoranza, il maschilismo.
A tutte coloro che sono dipendenti, succubi, vincolate ad un uomo.
A tutte coloro che non si fanno rispettare, a tutte coloro che nemmeno se ne rendono conto.

Prima o poi arriva il momento di dire BASTA.

giovedì 27 maggio 2010

VALIDA o NON VALIDA, questo è il problema.


Vi è mai capitato di soffermarvi a pensare a cosa succede, nella nostra epoca illuminata, quando si cerca di manifestare la propria libertà di azione, di pensiero, di scelta?
Beh, ecco cosa succede: verrete classificati.
E non parlo di grandi categorie che generalizzano in maniera superficiale ma non limitano il nostro essere. Parlo di opposizioni. Buono/cattivo, giusto/sbagliato, appropriato/inappropriato, vero/falso... come in un esercizio di contrari di bambini di 3 elementare.
Verrete imprigionati in una dicotomica catalogazione dell'essere umano, tanto disumanizzante quanto solo la mente umana può concepire.

Ore 2 di notte, vago per Rimini in cerca di un briciolo di libertà dalle costrizioni di questa società malata. Per fortuna al mio fianco ho una persona che, nonostante in questo momento sia ancora più affranta di me nel riscontrare la follia di questi anni, vuole riscoprire le cose belle della vita, ed è critico e mai banale in questa ricerca.
Due fumatori discreti, che vivono la sigaretta non come un obbligo o una dipendenza, ma come un momento di condivisione, quel piccolo angolo di piacere dove, consapevolmente, ci si intossica con veleni socialmente accettati. Nostra meta: il distributore automatico... l'amico giallo che ti distribuisce la tua droga quotidiana e non ti giudica per la tua scelta.
Almeno così pensavo... Mai dare per scontato che qualcuno/qualcosa possa accettare le tue scelte senza prendere una personale posizione in merito. E come sempre sono le piccole cose ad essere metafora della vita. Perchè io non posso scegliere per me stesso, perchè io non ho facoltà di decidere come voglio avvelenarmi, perchè qualcuno ha già deciso che sono VALIDA o NON VALIDA, questo è il problema.

Inserisco i soldi. La macchina me li sputa indietro. Riprovo. Niente da fare. Mi rendo conto che una scritta rossa scorre attraverso i led luminosi dello schermino sopra la fessura delle banconote.
PREGO, INSERIRE LA TESSERA SANITARIA O IL CODICE FISCALE.
Voglio un pacchetto di sigarette. Cosa ottengo in cambio? Un terzo grado.
Chi sono, quanti anni ho, dove vivo... Una sentenza sputata da una macchinetta. 
In due minuti processata, giudicata, e solo per un pelo assolta.
Uff, sospiro di sollievo: VALIDA.

Raccolgo le mie fottute sigarette e solo un pensiero rimbomba nella mente: forse un giorno, chiassà neanche troppo lontano, quando raccoglierò un pacchetto dal distributore non mi salterà più all'occhio la scritta IL FUMO UCCIDE, forse presto ci scriveranno: IL GRANDE FRATELLO TI GUARDA.